Dare del Lei
de Continuum, 2011-januaro-19
Mesaĝoj: 9
Lingvo: Italiano
Continuum (Montri la profilon) 2011-januaro-19 10:57:09
Sto leggendo un fumetto vecchio "Le avventure di Tintin" e dentro la gente usa "voi" quando parla a qualcuno. Vorrei sapere perché si usa "voi" e no "Lei" come formula di cortesia?
Molte grazie!
(Ne hezitu korekti miajn erarojn, mi estas komencanto en la italia lingvo)
Eddycgn (Montri la profilon) 2011-januaro-19 18:32:37
Continuum:Salve a tutti!Salve!
Sto leggendo un fumetto vecchio "Le avventure di Tintin" e dentro la gente usa "voi" quando parla a qualcuno. Vorrei sapere perché si usa "voi" e no "Lei" come formula di cortesia?
Molte grazie!
(Ne hezitu korekti miajn erarojn, mi estas komencanto en la italia lingvo)
Mi vengono in mente due casi in cui si usa il VOI:
* In romanzi o opere letterarie in cui si parla di persone di ceto più elevato, nobile, in paesi, regni di un tempo e simili, fino all'inizio del '900.
* Ci sono delle zone in Italia in cui si usa correntemente il VOI, specialmente nel sud.
A Napoli e in Sicilia molti usano ancora il VOI.
Anche in molti film ambientati a Napoli si usa il VOI. Nel nord si usa solo il LEI.
Correzione (solo una!):
"Le avventure di Tintin" e dentro la gente usa "voi"
meglio:
"Le avventure di Tintin" in cui la gente usa il "voi"
Continuum (Montri la profilon) 2011-januaro-19 19:58:26
Quindi ci vuole dire che il tradutorre di "Le avventure di Tintin" era originario del sud? (se ho capito bene)
Eddycgn (Montri la profilon) 2011-januaro-19 21:39:15
Continuum:(Grazie per la correzione e la spiegazione)Questo non lo so, ci sono tre spiegazioni possibili:
Quindi ci vuole dire che il tradutorre di "Le avventure di Tintin" era originario del sud? (se ho capito bene)
1. La storia si svolge nel passato o in un paese fantastico, con re e regine... per dare più enfasi.
2. Il traduttore si è attenuto al francese (vous), dato che l'autore se non mi sbaglio è belga (Hergé).
3. Il traduttore era originario del sud
Penso la prima ipotesi sia quella giusta.
In italiano in un film ambientato ad oggi si troverà il LEI, in un ambiente storico si troverà il VOI.
Continuum (Montri la profilon) 2011-januaro-20 11:34:16
Hai già letto un libro francese tradotto in italiano che usa questo metodo?
Eddycgn (Montri la profilon) 2011-januaro-21 14:45:22
Continuum:Molte grazie per le tue spiegazioni, credo che il traduttore si è attenuto al francese, come dici tu. Questo dà un "french touch" alla storia!Ho letto ad esempio "Les liaisons dangereuses"
Hai già letto un libro francese tradotto in italiano che usa questo metodo?
di Pierre Choderlos de Laclos, oppure
"Les bijoux indiscrets" (I gingilli indiscreti) di Diderot.
Ho anche Tintin, ma tradotto in tedesco.
In certe parti della Germania si usa pure il Voi, in zone di campagna vicino a Berlino, ma è molto raro.
Continuum (Montri la profilon) 2011-januaro-21 15:41:56
Adesso, mi domando perchè non abbiamo anche una formula di cortesia in esperanto?
Eddycgn (Montri la profilon) 2011-januaro-21 19:00:44
Perciò hanno escluso il "ci" (il tu).
Si trova il "ci" in qualche tipo di letteratura, ma perlopiù gli esperantisti sono contrari ad usarlo.
Come non c'è più in inglese, c'era al tempo di Shakespeare:"thou".
Certe lingue sono oberate da forme di cortesia, come il giapponese, in cui c'è una forma per gli uomini e una per le donne.
Come dicevo, lo scopo sell'esperanto è di essere semplice e facile da imparare.
Si impara l'esperanto in qualche mese, mentre l'inglese o il giapponese in molti anni.
vikepa (Montri la profilon) 2011-januaro-22 16:38:36
Ci sono delle zone in Italia in cui si usa correntemente il VOI, specialmente nel sud. A Napoli e in Sicilia molti usano ancora il VOI.Sì, infatti io sono originario del Sud Italia e qui si usa solitamente il voi o, in forma più dialettale e arcaica, il "vossia" o il "voscenza"...
Comunque riguardo l'uso delle forme di cortesia in esperanto sono d'accordo con Eddycgn;inoltre penso che in esperanto,una lingua basata proprio sulla semplicità, la forma di cortesia può benissimo essere espressa dicendo "bonvolu" e/o "dankon" che esprimono appunto il concetto di cortesia...