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Ecco un difetto del sistema agglutinante

od Ergazomai, 25 lipca 2008

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Język: Italiano

Ergazomai (Pokaż profil) 25 lipca 2008, 20:13:37

Settimane fa mi sono imbattuto per caso in una parola in esperanto molto strana. Essa è una parola composta, ed ha due diversi significati. Eccola:

neebla

Alzi la mano chi sa al primo colpo cosa significa. Ecco la questione:

se -ne- è la radice (negare) a cui è aggiunto il suffisso di possibilità -ebl-, allora significa "negabile", "confutabile".

se -ebl- è la radice (essere possibile) e ne- il prefisso di negazione, allora significa "impossibile".

Emerge quindi una falla del sistema agglutinativo tipico dell'esperanto. Esiste un modo per riconoscere sempre e comunque le due funzioni? E non accetto risposte come "il contesto aiuta sempre": l'esperanto è stato creato per essere sempre riconoscibile, senza alcun dubbio, al primo sguardo. Ogni parola deve avere un proprio significato invariabile... o almeno teoricamente...

Aspetto risposte!

PS: spero di non fare spam, ma su Focus D&R di questo mese ho trovato nella sezione "storia" la domanda "perchè l'esperanto si chiama così?" ridulo.gif. Purtroppo nella risposta si narrava solo la storia della nostra lingua, senza citare la sua semplicità e regolarità, nè tantomeno il numero dei suoi parlanti.

mnlg (Pokaż profil) 25 lipca 2008, 21:52:01

Ergazomai:neebla

Alzi la mano chi sa al primo colpo cosa significa.
Io. Non possibile. Tecnicamente, significa anche "negabile", ma non l'ho mai sentita usata a quel modo.
se -ne- è la radice (negare) a cui è aggiunto il suffisso di possibilità -ebl-, allora significa "negabile", "confutabile".
Si preferisce refuti per confutare.
Emerge quindi una falla del sistema agglutinativo tipico dell'esperanto.
Scusa se te lo dico ma mi sembra un attacco molto debole. Cosa significa "calcio"? sport? elemento chimico? colpire con il piede? parte posteriore di un fucile? Cosa significa "testa"? Cosa significa, in inglese, la parola "set"? (suggerimento: alcuni dizionari riportano 114 definizioni).
Esiste un modo per riconoscere sempre e comunque le due funzioni?
No, si usa il contesto; quando non ci si puo' fidare del contesto, si usano sinonimi privi di ambiguita'. Non vedo alcun problema
l'esperanto è stato creato per essere sempre riconoscibile, senza alcun dubbio, al primo sguardo.
E questa dove l'hai sentita? ridulo.gif L'esperanto e' stato creato per facilitare la comunicazione, non per essere una lingua priva di ambiguita'. Se e' questo cio' che vuoi, ti suggerisco di provare il lojban, e tanti auguri.

Ergazomai (Pokaż profil) 26 lipca 2008, 15:44:22

L'esperanto e' stato creato per facilitare la comunicazione, non per essere una lingua priva di ambiguità
Io penso sinceramente che sia la stessa cosa. Una lingua non può essere ambigua se vuole facilitare la comunicazione. Lo testimonia anche il fatto che tutti i nomi sono riconoscibili grazie alla -o, gli aggettivi alla -a ecc.
Comunque ho trovato un'altra parola-difetto, stavolta decisamente più "forte" come argomento:

postulo

Può significare sia "successore" (post-ul-o) sia "richiesta" (postul-o).

mnlg (Pokaż profil) 26 lipca 2008, 17:31:02

Ergazomai:Io penso sinceramente che sia la stessa cosa.
Io invece no. Tutte le lingue etniche che io conosco hanno parole ambigue. Sono utili per creare scherzi e giochi di parole. Se vuoi creare un veicolo comunicativo che sia visto tanto naturale quanto il proprio, devi prevederle.
Una lingua non può essere ambigua se vuole facilitare la comunicazione.
Forse non deve esserlo troppo, ma non c'e' niente di male.
Comunque ho trovato un'altra parola-difetto, stavolta decisamente più "forte" come argomento
Non e' la parola in se' che io ho dichiarato debole, quando l'asserzione che l'esistenza di parole diversamente scomponibili e' un difetto del sistema agglutinante. Ma quando mai! ridulo.gif

Se vuoi parole omografe in esperanto te ne do io a paletta... paperaro (pap-eraro, paper-aro), kontenta (kon-tenta), kompreni (kom-preni), trafiko (tra-fiko), informo (in-formo), konkludi (konk-ludi)... ne ho quanti ne vuoi... che dici? non ci credi? okulumo.gif ok, allora: aĉeti (aĉ-eti), agordi (ag-ord-i), akcidento (akci-dento), aresti (ar-esti)... ok, la pianto qui (ma mi fermo alla "A"! okulumo.gif Consentimi pero' di dire che fecola (di patate, ad es) si dice fekulo, con i complimenti allo chef!

A parte gli scherzi, se questa proprieta' dell'esperanto ti da fastidio, ti suggerisco seriamente, considera di imparare il lojban: quello si' che e' nato per evitare come la peste ambiguita' e doppie letture (anche in forma maniacale, come vedrai). L'esperanto e' nato per essere semplice da imparare e da usare. A volte questo significa giungere a compromessi ed essere meno precisi. Ribadisco, non ci vedo assolutamente niente di male, e non prevedo calamita' causate dall'uomo per via delle (relativamente) poche situazioni di questo tipo comprese dall'esperanto.

Ergazomai (Pokaż profil) 27 lipca 2008, 17:19:42

Ma guarda che le mie non erano critiche... erano solo osservazioni per dire che l'esperanto è ovviamente lungi dalla perfezione. Non per questo io lo amo di meno.

Ed inoltre ho provato con il lojban e non ci ho capito proprio niente. Troppa ambiguo-fobia ( rideto.gif ) rende tutto in realtà molto più confusionario.

cicciolinux (Pokaż profil) 5 grudnia 2008, 21:12:08

Ergazomai: ...
neebla

Alzi la mano chi sa al primo colpo cosa significa. Ecco la questione:

se -ne- è la radice (negare) a cui è aggiunto il suffisso di possibilità -ebl-, allora significa "negabile", "confutabile".

se -ebl- è la radice (essere possibile) e ne- il prefisso di negazione, allora significa "impossibile".

...
Riapro la questione, non c'è ambiguità. (Dopo quanto è stato detto sopra direte: "Questo è pazzo!?!")

Mi spiego. La radice ne, come i pochi altri avverbi originari, può essere usata come avverbio (di negazione) indipendentemente dalla presenza della desinenza -e. Quindi, se non viene specificata altra desinenza dovrebbe rimanere avverbio di negazione.

Per forzare il passaggio di questa radice particolare ad un'altra parte del discorso, bisogna usare la desinenza apposita anche se si agglutina ad altre parole (la -i del verbo ad esempio, come in "neiebla", è necessaria). Gli avverbi originari, senza altra specifica desinenza, mantengono il loro significato principale di avverbio anche se compongono parole (caso in cui la desinenza è quasi sempre troncata).

Quindi:
- neebla = non possibile
- neiebla = negabile (forzo il ne a diventare verbo)

- nei = negare
- neo = rifiuto
- nea = negativo/a

se non erro si può aggiungere la -e come per altri avverbi originari (antaŭ - antaŭe):
- nee = negativamente, in modo negativo

Altre radici speciali possono richiedere la desinenza di una categoria grammaticale, come i numerali (unuafoje è diverso da unufoje). Si tratta di gruppi di radici speciali, che vanno trattati con più attenzione per non incorrere nella "trappola" che ha dato origine e seguito a questa discussione.

Comunque è vero, alcune altre parole sono ambigue, credo per scelta filosofica. In genere è quando sembrano contenere un affisso, come gli esempi fatti sopra, ed il contesto non dovrebbe lasciare dubbi o causare incomprensioni salvo forse rarissimi casi. Se dico:
- Tizio estas avara.
si capisce benissimo che Tizio non ha la caratteristica di avere un'alta concentrazione di nonni (av-ar-a), ma che è invece un poco tirchio (avar-ul-o), succube dell'avarizia (avar-ec-o).
Alla questione ci ho pensato molto, dopo aver letto questa discussione, mi sembra che il mio ragionamento fili; spero di non aver detto stupidaggini... shoko.gif
Che ne pensate?

mnlg (Pokaż profil) 5 grudnia 2008, 21:53:59

cicciolinux:Che ne pensate?
Penso che sia meglio non accusare gli altri di pazzia, a maggior ragione quando finisci per essere quasi d'accordo okulumo.gif

cicciolinux (Pokaż profil) 6 grudnia 2008, 10:07:24

mnlg:
cicciolinux:Che ne pensate?
Penso che sia meglio non accusare gli altri di pazzia, a maggior ragione quando finisci per essere quasi d'accordo okulumo.gif
Ho scritto male, scusate, non volevo dire questo, adesso se posso correggo. Non è che accuso gli altri di pazzia, ma immagino che siano gil altri ad accusare me, viste le discussioni sopra che portavano alla conclusione dell'ambiguità di neebla, che ho invece definito non ambigua.

Ergazomai (Pokaż profil) 7 grudnia 2008, 11:09:16

Non dimentichiamo bazaro (baz-ar-o) rideto.gif

mnlg (Pokaż profil) 7 grudnia 2008, 11:44:43

Ergazomai:Non dimentichiamo bazaro (baz-ar-o) rideto.gif
Consiglio questo libro, che contiene pagine e pagine di esempi come "bazaro" e gli altri che ho annotato in un precedente messaggio.

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