Può aiutarmi?
de Continuum, 2 de diciembre de 2010
Aportes: 49
Idioma: Italiano
Eddycgn (Mostrar perfil) 20 de febrero de 2011 13:28:53
Korsivo:C'e' qualcuno in questo foro che per favore mi potrebbe spiegare il significato della parola mal-san-ul-ejo? O come risalirne al significato senza dizionario?Secondo il mio dizionario:
Ho pensato che potrebbe trattarsi di una persona che lavora in ospedale, o di un paziente ospedaliero, o di un pazzo.
La parola 'ospedaliero' in italiano, per quanto ne sappia, e' usata solo come aggettivo, ma non ne sono tanto sicuro.
Ciao. Kursivo.
malsano/a = ammalato
malsanulo = una persona ammalata (-ulo)
-ejo = luogo
quindi: luogo dove ci sono persone ammalate
= ospedale
Nel nio dizionario c'è anche "hospitalo".
"ospedaliero" = relativo all'ospedale (aggettivo). Chi lavora in ospedale è un infermiere o un dottore o medico, non un ospedaliero. Si può dire però "un addetto ospedaliero", un'attrezzatura ospedaliera o simili.
Ciao
Korsivo (Mostrar perfil) 23 de febrero de 2011 11:24:18
Continuum (Mostrar perfil) 25 de febrero de 2011 09:01:04
Ho una nuova domanda: Qual è la differenza tra le parole "questo" e "quello"? (è solo una questione di prossimità?)
Grazie per le risposte!
Eddycgn (Mostrar perfil) 25 de febrero de 2011 13:12:44
Continuum:Salve a tutti!È una questione di prossimità, fisica o astratta.
Ho una nuova domanda: Qual è la differenza tra le parole "questo" e "quello"? (è solo una questione di prossimità?)
Grazie per le riposte!
Questo (qui) e quello (lì). Distanza.
O astratta, come nell'opera: "Questa o quella... per me pari sono...!
Cette femme ci ou cette femme là, pour moi c'est la même chose...
Continuum (Mostrar perfil) 25 de febrero de 2011 13:32:25
Korsivo (Mostrar perfil) 9 de marzo de 2011 19:07:58
Se mi correggete l'esperanto mi fate un favore.
Se vi korektas Esperanton vi favorus min.
Ho letto in un altro forum che a Eddi piacerebbe vedere dei cambiamenti fatti alla lingua italiana. Buona idea. Mettiamoci d'accordo sui dettagli ed io sono pronto a scrivere con le nuove regole. Ma per non confondere coloro che hanno poca esperienza dell'italiano, o che stanno imparando, proporrei che almeno all'inizio vengano riportate ambedue le versioni.
En alia forumo mi legis ke Eddi ŝatus vidi ŝanĝojn faritajn al la itala lingvo. Bona ideo. Konsentu inter ni pri la detaloj do mi ekskribos laŭ la novaj reguloj. Sed pro ne konfuzi tiujn, kiujn mankas la sperton pri la itala aŭ lernas ĝin, mi proponus ke almenaŭ eke ambaŭ versioj estu raportitaj.
Le lettere "c" e "q" diventerebbero "k".
La litoroj "c" kaj "q" iĝus "k".
caso → kaso o kazo?
cane → kane
accanito → akkanito o akanito?
acacia → akaĉa o akacia?
quando → kuando
acqua → akkua o akua?
Ganavion (Mostrar perfil) 18 de marzo de 2011 18:05:05
Lo stesso vale per le parole "intorno" e "attorno". Esiste un "intorno" di un punto, ma non un "attorno".
La parola "insieme", in particolare, è etimologicamente più antica di "assieme" e deriva dal latino.
Per il resto credo che siano intercambiabili.
Auguri per il tuo italiano, che è già ottimo.
Ganavion (Mostrar perfil) 18 de marzo de 2011 18:20:34
Korsivo:Per carità, l'italiano va bene così com'è, secondo me, per la trascrizione fonetica dei suoni.
(...) Ho letto in un altro forum che a Eddi piacerebbe vedere dei cambiamenti fatti alla lingua italiana. Buona idea. (...)
Le lettere "c" e "q" diventerebbero "k".
La litoroj "c" kaj "q" iĝus "k".
caso → kaso o kazo?
cane → kane
accanito → akkanito o akanito?
acacia → akaĉa o akacia?
quando → kuando
acqua → akkua o akua?
Piuttosto introdurrei altri simboli per i suoni che non fanno parte della lingua italiana, come la vocale indistinta delle finali di parola napoletane, che suonano tutte uguali, rendendo uguali parole che finiscono per "a, e, i, o, u".
Sarebbe bene che esistesse un simbolo che lo potesse esprimere facilmente.
" ə " potrebbe andare bene, ma non è disponibile sulle tastiere, e questo ne rende complicato l'uso.
Si potrebbero introdurre le faccine, standardizzandole, in modo da evitare un proliferare di geroglifici incomprensibili.
Meglio poche, chiare e comprensibili, che, effettivamente, aumenterebbero la rispondenza dello scritto con l'orale, visto che attualmente non c'è modo di riportare il tono scherzoso, per esempio, o quello serio.
scherzoso:
triste:
Un'altra cosa che aggiunge chiarezza ad un testo è l'uso di stili tipografici, come grassetto, corsivo e via dicendo.
Personalmente uso spesso scrivere "NON" invece di "non" perché ho notato che a volte, leggendo... quel "non" tende a sfuggire e si può capire al contrario. Invece "NON" stacca di più ed evidenzia la negazione.
Credo anche che si possa fare un buon lavoro lavorando sulle pause, che attualmente sono rappresentate in modo approssimativo.
A volte sono costretto ad usare i puntini sospensivi... altrimenti chi legge corre avanti senza fare la pausa che io avevo previsto nel mio discorso, e la comprensione del testo ne soffre.
Che ne dite ?
Eddycgn (Mostrar perfil) 22 de marzo de 2011 21:09:44
Korsivo:...Buona idea. Mettiamoci d'accordo sui dettagli ed io sono pronto ...È sí una buona idea, ma non credo ke avrebbe successo. Ci sarebbe moltissima opposizione.
Le lettere "c" e "q" diventerebbero "k".
La litoroj "c" kaj "q" iĝus "k".
caso → kaso o kazo?
cane → kane
accanito → akkanito o akanito?
acacia → akaĉa o akacia?
quando → kuando
acqua → akkua o akua?
Eh già. gli italiani non si mettono mai d'accordo, guarda in politica!
Ai tempi di Mussolini avevano deciso di fare dei piccoli cambiamenti:
ho hai hanno (le pochissime parole che hanno un'acca, eccetto le esclamazioni eh ah oh)
da cambiare in ò à ànno.
Via il fascismo è tornato tutto come prima.
L'unica cosa ke ho notato è ke nei "forumoj" dei giornali (commenti) molti scrivono ke ki invece di che chi.
"Eppur si muove" disse Galileo.
Korsivo (Mostrar perfil) 23 de marzo de 2011 16:55:56
Ganavion:A volte sono costretto ad usare i puntini sospensivi... altrimenti chi legge corre avanti senza fare la pausa che io avevo previsto nel mio discorso, e la comprensione del testo ne soffre.I puntini di sospensione, in italiano, indikano sempre una pausa, ke nella lettura korrisponde all' intervallo fonetiko della virgola. Si usano per indikare una frase non konklusa (accenno indefinito), per 'sospendere' parolacce ("...zzo" , "vaff..." ecc) ,o, anke tra parentesi kuadre ([...]) per indikare in una citazione l'omissione di parte del testo originale. Da ciò ke ho letto, kualora kueste situazioni non si presentino, per indikare una pausa si usa la virgola. Nei fumetti giapponesi (manga) i tre puntini indikano una pausa komika ke ha la funzione di akrescere la suspense. Usare i tre puntini solo per kreare una pausa, kuindi, potrebbe kreare delle indesiderate konfusioni. Perkè invece non introdurre i kuattro puntini? Kuesti potrebbero indikare sia una pausa riflessiva markatamente più lunga della virgola, sia la pausa komika alla giapponese ('pregnant pause' in inglese).
Che ne dite ?
Ciao.