Proposte di riforma del genere?
ca, kivuye
Ubutumwa 16
ururimi: Italiano
swalf (Kwerekana umwidondoro) 20 Nyakanga 2012 08:09:42
Trovo che la maggior parte delle volte il sesso del soggetto oggetto sia irrilevante e che vada specificato solo quando serve. Molte persone invece usano -in sempre insieme ad un nome femminile anche se non risulta necessario e intendono anche le parole senza genere come maschili. Questo può portare a delle incomprensioni.
Inoltre è difficile esprime il concetto di nomi che sono genderizzati quando si vogliono usare senza distinzione di genere. Per esempio per dire "genitore" bisognerebbe dire poco agilmente "patro aŭ patrino" oppure in modo improprio "gepatro".
mnlg:Puoi esporcelo? Sembra interessante!
Alcuni anni fa avevo ideato un alfabeto alternativo per l'italiano che consentiva di legare una e una sola lettera per ogni suono. Questo risolveva ad esempio le differenze di suono tra c, ch, sc, sch; tra razzo e mazzo, tra bótte e bòtte, tra sèmpre e séra, tra muro (u vocalica) e uovo (u semivocalica), tra pila (i vocalica) e buio (i semivocalica), ecc.
Ignoravo le differenze tra i suoni che in italiano sono allofoni, come la n di cane e quella di fungo, o come la velare di "casa" e la palatale di "chi" [c].
Nella mia soluzione la 'h' restava per via del suono di 'hahaha'
Ero anche riuscito a non usare alcun simbolo "complesso", cosi' da tenermi nella parte comune delle tabelle ASCII.
Io inizierei togliendo tutte le traslitterazioni di prestigio e riportando la grafia più corrispondente alla pronuncia. Ad esempio:
Scienze=>Scenze
Computer=>Compiuter
Cielo=>Celo
efilzeo (Kwerekana umwidondoro) 21 Nyakanga 2012 21:23:01
Inoltre concordo con Eddycgn, penso che tutti all'inizio abbiano pensato a riformare l'esperanto, poiché quando ci si trova davanti a delle difficoltà si tende a pensare "perché non lo fanno così (come viene a me)?", poi in realtà ci si abitua e ci si rende conto che l'esperanto è stato proprio pensato bene. All'inizio non mi entrava proprio in testa l'accusativo e mi sembrava un'inutile complicazione della lingua, adesso invece, dopo 3 mesi di studio, quindi relativamente poco, inizio ad apprezzarlo sempre più.
swalf (Kwerekana umwidondoro) 23 Nyakanga 2012 15:38:33
Il sistema standard obbliga a tenere a mente quale radici sono maschili (patro,filo,reĝo etc.), quali femminili (damo, amazono etc.) e quali neutre (la maggior parte), il risultato è che tante persone credono che ogni radice che riguardi un essere che può essere sessaturato sia in effetti di base maschile.
Questo crea delle incomprensioni, se parlo di 'amikoj' starò parlando di soli maschi o di maschi e femmine?
Molte persone mettono in modo ridondante il prefisso ge anche su parole non sessaturate creando ancora più confusione quando troviamo forme senza ge.
In questo l'esperanto segue un meccanismo tipico di lingue come l'italiano e francamente abbastanza astruso per chi parla una lingua in cui non si trova un modo di utilizzo simile.
Certo non è la fine del mondo, l'esperanto resta un ottima lingua, ma uniformando a neutre tutte le parole e usando i due suffissi -iĉ e -in potremmo avere un comportamento molto più comprensibile e immediato evitando delle possibili incomprensioni.
Uridium (Kwerekana umwidondoro) 24 Nyakanga 2012 22:42:44
Sempre su Wikipedia puoi trovare la lista di Esperantidi, e devo dire che il loro numero è impressionante ed è in continuo aumento (il Womese, ennesimo "esperanto modificato", è stato creato solo 6 anni fa!)
Che ironia...Zamenhof voleva creare una lingua universale per tutti i popoli della terra, ma a quanto pare siamo tutti così egoisti da volere avere la nostra identità linguistica; così avremo una lingua universale e un centinaio di varianti della stessa lingua.
Che cosa ci si guadagna in questo?
JackDany (Kwerekana umwidondoro) 21 Ntwarante 2013 06:36:24
swalf:...se parlo di 'amikoj' starò parlando di soli maschi o di maschi e femmine?Su altre questioni posso anche darti ragione, ma in questo specifico caso io capico che stai parlando di amici maschi. Altrimenti avresti usato "geamikoj" per un gruppo misto, oppure "amikinoj" per un gruppo di sole femmine.
GianniGO (Kwerekana umwidondoro) 19 Mukakaro 2014 17:41:49
Beh, per ora continuo a studiare (sono pur sempre uno in più!), poi si vedrà...
Tra l'altro mi si sta aprendo un universo che ignoravo completamente: ci sono stati tantissimi tentativi falliti di creare delle lingue artificiali, alcuni anche molto interessanti, come il Latino Sine Flexione del grande matematico italiano Giuseppe Peano.
Anche l'artificialità è un tema interessante: cosa distingue una lingua naturale da una artificiale?
I nostri dialetti sono sicuramente naturali perché sono cresciuti abbandonati a sè stessi come le erbe selvatiche, senza una precisa volontà da parte di nessuno e senza il controllo di nessuna accademia; ma l'italiano è poi così naturale? All'unità d'Italia non era parlato che da una ristrettissima minoranza di intellettuali e la sua "confezione" fu tutt'altro che spontanea, così come la sua diffusione.