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italiano e lingue regionali

af ema_rega, 17. sep. 2013

Meddelelser: 56

Sprog: Italiano

efilzeo (Vise profilen) 9. nov. 2013 13.46.08

cid576:Io parlo anche sardo (varietà campidanese) che benchè non sia una dialetto bensì una lingua a tutti gli effetti, è trattato in Italia alla stregua di un dialetto o peggio.
E quale sarebbe la differenza tra questa lingua ed un dialetto? Qual è la differenza tra il dialetto/lingua sardo ed il dialetto napoletano, per dire? Dialetti e lingue son la stessa cosa solo che i dialetti ruotano intorno alle lingue e non viceversa.

Uridium (Vise profilen) 9. nov. 2013 16.48.16

Io sapevo che in Italia solo il Sardo e il Veneto possono fregiarsi della nomea di lingue (insieme al catalano in Sardegna, tedesco in Alto Adige, sloveno in Venezia Giulia e francese in Valle d'Aosta), tutti gli altri sono dialetti.

Non essendo residente in nessuna di queste due regioni, posso semplicemente affermare di conoscere e parlare il dialetto della mia zona, come qualsiasi altro italiano.

raffadalbo (Vise profilen) 9. nov. 2013 17.28.39

efilzeo:
cid576:Io parlo anche sardo (varietà campidanese) che benchè non sia una dialetto bensì una lingua a tutti gli effetti, è trattato in Italia alla stregua di un dialetto o peggio.
E quale sarebbe la differenza tra questa lingua ed un dialetto? Qual è la differenza tra il dialetto/lingua sardo ed il dialetto napoletano, per dire? Dialetti e lingue son la stessa cosa solo che i dialetti ruotano intorno alle lingue e non viceversa.
Nel caso delle lingue neolatine, è chiaro che in certi casi la differenza tra lingue e dialetti è questione di opinioni. Tuttavia nel caso del sardo le differenze sono enormi.

Per esempio, tutte le lingue neolatine (dal portoghese al rumeno) hanno derivato l'articolo determinativo dal pronome latino "ille" (in italiano: "il", "lo", "la", in alcuni dialetti ridotto a "o", "a" per caduta della "l"; ma anche in francese: "le", "la", in spagnolo "el", "lo", "la", ecc.). Solo in sardo l'articolo deriva da un diverso pronome latino, "ipse" (quindi: "su", "sa" ecc.)

Per quanto riguarda il plurale, tutti i dialetti italiani riconoscono il plurale secondo lo schema "o-->i", "a-->e". Invece in sardo, come in francese, spagnolo ecc., c'è il plurale in "s".

Il discorso, naturalmente, è complesso. Esistono anche somiglianze tra il sardo e l'italiano, oppure tra il sardo e alcuni dialetti del sud, come pure tra il sardo e lo spagnolo o il catalano. Tuttavia tra i linguisti l'opinione che il sardo sia una lingua e non semplicemente un dialetto è praticamente unanime. (Vedi p.es. http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_sarda).

efilzeo (Vise profilen) 9. nov. 2013 18.41.47

raffadalbo:
efilzeo:
cid576:Io parlo anche sardo (varietà campidanese) che benchè non sia una dialetto bensì una lingua a tutti gli effetti, è trattato in Italia alla stregua di un dialetto o peggio.
E quale sarebbe la differenza tra questa lingua ed un dialetto? Qual è la differenza tra il dialetto/lingua sardo ed il dialetto napoletano, per dire? Dialetti e lingue son la stessa cosa solo che i dialetti ruotano intorno alle lingue e non viceversa.
Nel caso delle lingue neolatine, è chiaro che in certi casi la differenza tra lingue e dialetti è questione di opinioni. Tuttavia nel caso del sardo le differenze sono enormi.

Per esempio, tutte le lingue neolatine (dal portoghese al rumeno) hanno derivato l'articolo determinativo dal pronome latino "ille" (in italiano: "il", "lo", "la", in alcuni dialetti ridotto a "o", "a" per caduta della "l"; ma anche in francese: "le", "la", in spagnolo "el", "lo", "la", ecc.). Solo in sardo l'articolo deriva da un diverso pronome latino, "ipse" (quindi: "su", "sa" ecc.)

Per quanto riguarda il plurale, tutti i dialetti italiani riconoscono il plurale secondo lo schema "o-->i", "a-->e". Invece in sardo, come in francese, spagnolo ecc., c'è il plurale in "s".

Il discorso, naturalmente, è complesso. Esistono anche somiglianze tra il sardo e l'italiano, oppure tra il sardo e alcuni dialetti del sud, come pure tra il sardo e lo spagnolo o il catalano. Tuttavia tra i linguisti l'opinione che il sardo sia una lingua e non semplicemente un dialetto è praticamente unanime. (Vedi p.es. http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_sarda).
Nei libri che ho letto io c'è scritto che dialetti e lingue son la stessa identica cosa. Qual è la differenza tra le due?
Le differenze che hai riportato non dimostrano che il sardo sia meno dialetto degli altri dialetti. Mostra solo che in quelle cose il sardo è più distante dagli altri, nient'altro. Ogni dialetto ha le sue particolarità, ed ho sentito praticamente ogni dialetto italiano essere definito "lingua" dai qualche abitante locale. Anche il napoletano è chiamato "lingua" su wikipedia. Però se il sardo è stato più influenzato dal latino rispetto a quanto esso abbia influenzato il latino, sempre dialetto è, o no?

cid576 (Vise profilen) 11. nov. 2013 08.00.39

A parte quello che ha detto raffadalbo, potrai facilmente notare che tutti i dialelli si appoggiano alla lingua madre e ne mutano solamente espressioni e la forma di qualche parola, il sardo invece, alla pari dell'italiano, nasce direttamente dal latino e non dall'italiano stesso, anzi il volgare sardo è stato il primo a nascere e diventare lingua ufficiale nei giudicati sardi (come il giudicato d'Arborea).
Tra le lingue neolatine il sardo è tuttora quello che somiglia di più al latino.
Forse hai inteso il dialetto come un linguaggio inferiore a una lingua ma non si tratta di offendere, il sardo è semplicemente un sistema linguistico indipendente e differente da quello italiano al quale invece appertangono i dialetti quali toscano, romano, napoletano e persino il corso (assieme alle sue varietà sarde quali il gallurese e il sassarese)...
Secondo questo ragionamento il sardo è una lingua diversa dall'italiano come lo è lo spagnolo (che tanto assomiglia all'italiano e ancor di più al sardo) oppure preferisci pensare che anche lo spagnolo è un dialetto? Si, del latino magari....

ema_rega (Vise profilen) 11. nov. 2013 14.37.32

La questione della differenza tra lingua e dialetto è una diatriba infinita che esiste tra i linguisti, ma ciò che è piuttosto certo è che è dialetto una variante di una lingua, una sua modificazione, e le varie lingua minoritarie italiani non sono derivazioni dell'italiani, bensì discendono direttamente dal latino come l'italiano stesso, per cui hanno tutto il diritto di fregiarsi del nome di lingue, soprattutto nel caso del sardo che è così distante dall'italiano poi. Per quel che riguarda le parlate dell'Italia centrale per certi versi le si può intendere come dialetti perché derivano da uno stesso ceppo comune all'Italiano, ma non derivano direttamente dall'Italiano, quindi la loro somiglianza è perché sono in qualche modo sorelle ma non figlie dell'Italiano.
Comunque per concludere: "una lingua non è altro che un dialetto che possiede un esercito ed una flotta navale"!

efilzeo (Vise profilen) 11. nov. 2013 16.12.20

ema_rega:La questione della differenza tra lingua e dialetto è una diatriba infinita che esiste tra i linguisti, ma ciò che è piuttosto certo è che è dialetto una variante di una lingua, una sua modificazione, e le varie lingua minoritarie italiani non sono derivazioni dell'italiani, bensì discendono direttamente dal latino come l'italiano stesso, per cui hanno tutto il diritto di fregiarsi del nome di lingue, soprattutto nel caso del sardo che è così distante dall'italiano poi. Per quel che riguarda le parlate dell'Italia centrale per certi versi le si può intendere come dialetti perché derivano da uno stesso ceppo comune all'Italiano, ma non derivano direttamente dall'Italiano, quindi la loro somiglianza è perché sono in qualche modo sorelle ma non figlie dell'Italiano.
Comunque per concludere: "una lingua non è altro che un dialetto che possiede un esercito ed una flotta navale"!
Nessun dialetto italiano è derivato dall'italiano, così come il sardo. I dialetti erano parlati in Italia molto prima che la lingua nazionale fosse diffusa tra il volgo ed hanno derivazione latina con influenze greche, francesi, spagnole, albanesi etc. etc.

I dialetti attuali dei giovani sono derivati dall'italiano, ovvero l'italiano dialettato, che si limita all'uniformare al dialetto le parole italiane. Il dialetto invece di 3 generazioni fa aveva parole del tutto estranee all'italiano, o di derivazione latina o straniera.

I siciliani di oggi chiamano la forchetta "furchietta", ma quello non è dialetto, è solo italiano adattato alla parlata. I loro nonni o bisnonni la chiamavano "bruccetta", i calabresi "broccia", i veneti la chiamavano "piron" che deriva dall'albanese "pirun", a sua volta originario dal greco. Perciò non è una particolarità quella del sardo di essere distante dall'italiano. Ogni dialetto aveva questa caratteristica, che via via va perdendosi.
Basti notare come il messaggio di raffadalbo è applicabile ad ogni dialetto esistente. I dialetti dell'Italia centrale si discostano in quantità minore rispetto alla lingua ufficiale perché quella zona d'Italia non è stata conquistata da domini stranieri al contrario del sud e del nord e perciò ha avuto un'acquisizione minore di termini alieni alla parlata locale.
Io la penso esattamente come l'ultima frase del tuo messaggio. La differenza tra lingue e dialetti non esiste affatto, se non per ruolo. E di certo, così come per gli altri dialetti, il sardo è più influenzato dall'italiano che non l'inverso.

cid576 (Vise profilen) 12. nov. 2013 18.27.29

Il sardo non è per niente influenzato dall'italiano, si badi bene che sul sardo c'è stato e tuttora c'è (nonostante le inutili leggi a tutela delle minoranze linguistiche) un tentativo di dominio e soppressione. Ci hanno provato in passato anche il latino, il catalano e lo spagnolo (castigliano) ma invano, e penso che nonostante i ripetuti tentativi, non ci riuscirà nemeno l'italiano, questo a causa dell'innato orgoglio e testardagine del popolo sardo.
Ora non vorrei che mi fraintendiate, io adoro in egual misura la mia lingua madre (italiano) e quella minoritaria (sardo) ma non ammetto che l'una voglia prevalere sull'altra con mezzucci e ingiustizie. Per lo stesso motivo ritengo un crimine la decisione da parte di certi personaggi di svolgere l'attività in alcune importanti facoltà universitarie esclusivamente in lingua inglese... c::*o siamo o no in Italia?! Sono convinto che l'inglese sia una lingua importante e meravigliosa ma deve affiancarsi non sovrapporsi alla "mia" lingua che peraltro è persino più bella! Inoltre com'è che in Italia ci piace tanto favorire gli stranieri a danno di noi stessi?
E' veramente assurdo!

ema_rega (Vise profilen) 12. nov. 2013 18.42.00

Hai perfettamente ragione rispetto all'uso della lingua nelle università, dovremmo piuttosto prendere spunto dalla Catalogna dove nelle università si utilizzano parallelamente Spagnolo, Inglese e Catalano. Comunque rispetto al sardo devi ammettere che voi avete una situazione già in qualche modo migliore rispetto a tante altre lingue minoritarie che ancora non sono riconosciute dallo Stato come Piemontese, Ligure, Lombardo, Veneto, Emigliano-Romagnolo, Napoletano, Siciliano, Salentino, Pugliese, Calabrese e tutte le altre che temo di avere dimenticato...

Uridium (Vise profilen) 12. nov. 2013 19.37.42

ema_rega:altre lingue minoritarie che ancora non sono riconosciute dallo Stato come Piemontese, Ligure, Lombardo, Veneto, Emigliano-Romagnolo, Napoletano, Siciliano, Salentino, Pugliese, Calabrese e tutte le altre che temo di avere dimenticato...
Non sono lingue, ma dialetti influenzati dalla lingua italiana.

Il Sardo si è evoluto come lingua propria proprio perchè, linguisticamente e geograficamente parlando, la Sardegna è un'isola, ergo ha subito meno influssi dalla lingua nazionale.

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