I participi sono parole che indicano una azione o uno stato come se si trattasse di una qualità del loro soggetto o oggetto. I participi si formano con specifici suffissi di participio. Ci sono sei suffissi di participio, tre attivi ANT, INT, ONT, e tre passivi, AT, IT, OT.
Participi come aggettivi.
Un participio attivo indica una azione o uno stato come descrizione del suo soggetto:
-ANT- | durante l'azione - l'azione non è ancora finita | leganta | = tale da leggere ancora |
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-INT- | dopo l'azione - l'azione è già finita | leginta | = tale che si leggeva |
-ONT- | prima dell'azione - l'azione non è ancora cominciata | legonta | = tale, che poi si leggerà |
- Viro, kiu ankoraŭ legas, estas leganta viro. - Un uomo che legge ancora è un uomo che legge.
- Viro, kiu antaŭe legis, estas leginta viro. - Un uomo che leggeva prima è un uomo che ha letto.
- Viro, kiu poste legos, estas legonta viro. - Un uomo che leggerà dopo è un uomo che leggerà.
Un participio passivo indica una azione o uno stato come descrizione del suo oggetto:
-AT- | durante l'azione - l'azione non è ancora finita | legata | = tale che qualcuno lo legge |
---|---|---|---|
-IT- | dopo l'azione - l'azione è già finita | legita | = tale, ch qualcuno l'ha già letto |
-OT- | prima dell'azione - l'azione non è ancora cominciata | legota | = tale che qualcuno poi lo leggerà |
- Libro, kiun oni ankoraŭ legas, estas legata libro. - Un libro che ancora si legge è un libro letto (ora).
- Libro, kiun oni antaŭe legis, estas legita libro. - Un libro che si leggeva in precedenza è un libro già letto.
- Libro, kiun oni poste legos, estas legota libro. - Un libro che si leggerà in seguito è un libro ancora da leggere.
I participi passivi sono possibili solo con azioni che possono avere un oggetto. Ad es. non si può dire okazata, perchè okazi non può mai avere un oggetto. Tutti i verbi con suffisso IĜ sono intransitivi. Perciò ...iĝata, ...iĝita e ...iĝota non sono mai possibili.
Le vocali nei participi sonom le stesse che compaiono nelle finali verbali AS, IS e OS. Anche i significati sono molto simili, ma non del tutto uguali. AS indica soprattutto la contemporaneità dell'azione, mentre ANT e AT indicano durata o ripetizione dell'azione. IS indica che la azione è accaduta prima di ora, mentre INT e IT indicano che la azione è compiuta, eventualmente prima di un'altra. OS indica un tempo successivo ad adesso, mentre ONT e OT indicano uno stato precedente l'inizio della azione, spesso con la sfumatura che si intende fare l'azione, che la si progetta, o che presto essa succederà:
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Li skribas. - Egli scrive.
Lo scrivere accade ora o di solito.
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Tiam li estis skribanta en sia ĉambro. - Allora lui stava scrivendo nella sua camera.
Lo scrivere perdurava in quel tempo passato.
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La letero estis skribata en la paŭzo. - La lettera veniva scritta nella pausa.
Lo scrivere perdurava nella pausa.
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Janjo havis en tiu nokto dormon maltrankvilan kaj interrompatan. - Giannino quella notte aveva un sonno agitato e interrotto.
Accadevano frequentemente interruzioni del sonno.
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Li skribis. - Egli scriveva.
Lo scrivere accadeva più pressto di ora.
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Kiam li estis skribinta la leteron, li foriris. - Quando ebbe scritto la lettera uscì.
Dopo che finì lo scrivere, egli uscì.
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Li sendis la skribitan leteron al sia amiko. - Egli mandò la lettera scritta al suo amico.
La scrittura della lettera avvenne prima della spedizione.
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La letero estis skribita en la paŭzo. - La lettera fu scritta nella pausa.
La scrittura non avvenne prima della pausa, ma già nella pausa la scrittura arrivò alla fine. Dunque la lettera fu pronta durante la pausa.
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Li skribos. - Lui scriverà.
La scrittura continuerà in seguito, in un qualche momento.
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Li estis skribonta la leteron, sed devis subite foriri. - Egl stava per scrivre la lettera, ma dovette improvvisamente uscire.
La scrittura era nelle intenzioni, ma non accadde.
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Sur la tablo kuŝis aro de legotaj leteroj. - Sul tavolo stava un gruppo di lettere da leggere in seguito.
:e ;ettere attendevano di essere lette. Qualcuno le doveva leggere, ma ancora non lo aveva fatto.
Nota: Alcuni sperimentano con participi corrispondenti alla finale US, UNT e UT: skribunta viro = "uomo che scriverebbe", skributa letero = lettera che sarebbe scritta". Ma tali partcipi non sono parte dell'esperanto ufficiale. Se li si usa, spesso non si riesce a capirsi. Essi possono essere tollerati solo per un uso scherzoso.
Participi come avverbi
Un participio con finale E indica una ulteriore azione, riguardante il soggetto della frase. Invece di dire due frasi, una per ogni azione, si riuniscono le frasi in una:
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Li legis sian libron kaj manĝis samtempe pomon. → Manĝante pomon li legis sian libron. - Egli leggeva il suo libro e allo stesso tempo mangiava una mela. → Mangiando una mla egli leggeva il suo libro.
Il mangiare avveniva contemporaneamente al leggere.
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j Li faris sian taskon. Poste li iris hejmen. → Farinte sian taskon li iris hejmen. - Eseguì il suo compito. Poi andò a casa. → Avendo eseguito il suo compito andò a casa.
L'esecuzione del compito finì prima che lui andasse a casa.
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Li intencis skribi leteron. Tial li kolektis siajn skribilojn. → Skribonte leteron li kolektis siajn skribilojn. - Egli intendeva scrivere una lettera. Perciò egli raccolse le sue penne.
La scrittura della lettera era prevista. ma prima che cominciasse avvenne la raccolta.
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Ili laboris. Samtempe la mastro rigardis ilin. → Ili laboris rigardate de la mastro. - Essi lavoravano. Contemporaneamente il capo li osservava. → Essi lavoravano osservati dal capo.
Il lavoro e l'osservazione avvenivano contemporaneamente.
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Mi tute ne atendis lin, sed li tamen venis al mi. → Li venis al mi tute ne atendite. - Io non lo aspettavo affatto, ma egli tuttavia venne da me. → Eglivenne da me, del tutto inatteso.
L'attesa (che non ci fu) sarebbe stata in anticipo sul suo arrivo.
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Oni preskaŭ kaptis lin, sed li forkuris. → Kaptote, li forkuris. - Quasi lo presero, ma corse via. → Prima di essere preso, corse via.
Quando avvenne la fuga, la cattura era nel prossimo futuro.
Tali frasi composte sono particolarmente frequenti nella lingua scritta. Esse esprimono relaazioni complesse fra più cose in forma molto densa e un po' difficile. Nella lingua parlata spesso si esprimono tali cose con un maggior numero di parole.
In tali frasi il participio avverbiale deve, secondo il senso, essere una descrizione del soggetto del predicato:
-
Farinte la taskon li iris hejmen. - Avendo completato il suo compito egli andò a casa.
Egli eseguì il compito.
-
Ili laboris rigardate. - Essi lavorarono sotto controllo.
essi sono osservati.
Perciò non dite :Promenante sur la strato venis subite ideo al mi en la kapon. Il soggetto del predicato venis è ideo. La frase infatti significa che l'idea stava camminando per la strada, il che probabilmente non è quel che si voleva dire. Occorre dire: Promenante sur la strato mi subite ekhavis ideon en la kapon. Oppure: Kiam mi promenis sur la strato, venis subite ideo al mi en la kapon.
Participi come sostantivi.
Un participio attivo con finale O indica il soggetto, a senso, della azione o stato. Un participio passivo con finale O indica l'oggetto. Come regola particolare, un participio in O normalmente indica una persona:
- skribanto = persona scrivente, persona che scrive
- skribinto = persona che ha scritto, persona che in passato ha scritto.
- skribonto = persona che scriverà, futuro scrivente
- amato = persona amata, persona che qualcuno ama
- amito = persona che è stata amata, persona che qualcuno amò
- amoto = persona che sarà amata, persona che qualcuno amerà
- Kiam Nikodemo batas Jozefon, tiam Nikodemo estas la batanto kaj Jozefo estas la batato. - Quando Nicodemo picchia Giuseppe, Nicodemo è il picchiatore, e Giuseppe è il picchiato.
- La fuĝintoj kolektiĝis sur la kampo. → La personoj, kiuj antaŭe fuĝis... - Quelli che erano fuggiti si radunarono sul campo. {1} Le persone, che prima erano fuggite ...
- La juĝotoj staris antaŭ la juĝisto. → La personoj, kiujn oni intencis juĝi... - I giudicandi (quelli da giudicare) stavano in piedi davanti al giudice. {1} Le persone, che si intendeva giudicare, ...
Non aggiungere il suffisso UL, perchè i participi in O già di per sé indicano individui.
Se su tratta non di persona, ma di cosa, i aggiunge il suffisso AĴ: skribitaĵo, legataĵo, plenumitaĵo, plaĉantaĵo. Ma quando c'è AĴ, spesso il suffisso del participio è superfluo. Normalmente bastano skribaĵo, legaĵo, plenumaĵo, plaĉaĵo.
A volte però un participio con finale O indica una cosa non personaale, che svolge una funzione, specialmente in matematica e simili:
- dividanto = divisore, numero che divide
- dividato = dividendo, numero che si divide
Da un sostantivo che indica una persona normalmente si può fare un aggetttivo,che significa "relativo alla persona". Questo non è possibile per i participi sostantivati, perchè i participi in A hanno altri significati:
- novulo → novula kurso = corso per principianti.
- komencanto → komencanta kurso = "corso, che inizia (qualcosa)". Dunque non si può usare komencanta kurso nel senso di "corso per principianti", ma si deve dire proprio kurso por komencantoj (o magari porkomencanta kurso).
Nota: La parola Esperanto (maiuscola) in origine era un participio col significato di "persona che spera" ma ora essa è il nome di una lingua enon viene più sentita come participio. Quindi si può formare l'aggettivo Esperanta = "relativo alla lingua Esperanto". La parola esperanto (minuscola) invece è ancora un participio e continua a significare "persona che spera".
Forme verbali composte
Col verbo ausiliare esti e i diversi participi si possono esprimere molto esattamente diverse sfumature di modo, tempo, durata, completamento ecc. I verbi semplici con AS, IS, OS, US e U sono generalmente da preferire, ma in casi in cui si vuole descrivere in dettaglio una azione si possono usare le forme composte. In linea di principio si possono combinare tutte le forme di esti: (esti, estas, estis, estos, estu, estus) con tutti i sei participi. Questo permetterebbe in teoria di disporre di 36 forme verbali composte. Ma alcune di tali forme sono in pratica inutilizzabili perchè esprimono sfumature troppo strane o molto specializzate. Altre indicano sfumature che sono sì utili, ma per cui esistono altre espressioni più opportune. Ecco solo alcuni esempi:
-
Li estas leganta libron. - Egli sta leggendo un libro.
La sua lettura del libro dura ora.
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Li estis leganta libron. - Egli stava leggendo un libro.
La sua lettura del libro durava allora.
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Li estos leganta libron. - Egli starà leggendo un libro.
La sua lettura del libro durerà allora.
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Li estas leginta libron. - Egli ha letto un libro.
La sua lettura del libro è ora cosa passata.
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Li estis leginta libron. - Egli (già allora) aveva letto un libro.
La sua lettura del libro già allora era cosa passata.
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Li estos leginta libron. - Egli avrà letto un libro.
La sua lettura del libro sarà, in quel tempo futuro, cosa già passata.
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Li estus leginta libron, se... - Egli avrebbe (già) letto un libro, se ...
La sua lettura del libro sarebbe cosa passata, se ....
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Li estis legonta libron. - Egli stava per leggere un libro.
Egli era allora pronto per una successiva (e prossima) lettura di un libro.
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Li volas esti legonta libron. - Lui vuole leggere il libro in futuro.
Egli vuole che lui sia preparato per la successiva (e prossima) lettura di un libro.
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La libro estas legata. - Il libro è letto.
La lettura del libro dura tuttora.
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La libro estos legata. - Il libro sarà letto.
La lettura del libro proseguirà allora.
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La libro estus legata, se... - Il libro sarebbe letto, se ...
La lettura del libro proseguirebbe, se ...
Le forme composte in ANT sono molto raramente necessarie. Esse indicano con enfasi che qualcosa dura quando qualcos'altro accade. Normalmente bastano i verbi semplici. A volte si può usare (ĝuste) tiam per accentuare la contemporaneità. Le forme composte in INT sono più spesso necessarie. Esse possono essere utili per indicare che la azione avviene prima di un'altra. Ma spesso il contesto lo fa capire abbastanza bene. Se occorre possono venir buone espressioni con jam, antaŭe, ĵus, post kiam o antaŭ ol. Le forme composte con ONT si possono usare per esprimere una azione prossima o che si intende fare. Anche baldaŭ e diversi verbi possono indicare questo, e spesso anche più chiaramente.
Le forme composte in IT differiscono un po' dalle forme composte in INT. Una forma composta in INT indica sempre una azione che è avvenuta prima di un'altra azione. Una forma composta in IT indica il completamento di una azione, o una azione che ha dato un risultato. Una forma composta in IT può indicare un tempo precedente ad un'altra, ma molto spesso non è così:
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Tiam li estis eltrovinta la veron. - Allora egli aveva già scoperto la verità.
La scoperta della verità avvenne senz'altro prima di allora. Se si vuole esprimere che la azione fu completata proprio allora, si usa un verbo semplice: Tiam li eltrovis la veron. (Allora egli scoprì la verità.)
-
Tiam la vero estis eltrovita. - Allora la verità era stata scoperta.
La scoperta della verità avvenne precisamente alloraa, o prima di allora, secondo il contesto. Una forma semplice per una azione passiva non esiste, ma si può invece usare una frase con il soggetto oni: Tiam oni eltrovis la veron. (Allora si scoprì la verità.)
A volte ci può essere il dubbio se una forma in IT indica una azione precedente, oppure una azione che si è completata. Allora è bene aiutarsi con espressioni aggiuntive, che mostrano chiaramente il tempo. In pratica tali chiarimenti sono raramente necessari: Kiam via domo estis konstruata, mia domo estis jam longe konstruita. Estis konstruita è precedente rispetto a estis konstruata. Antaŭe ni iradis en la lernejon kaj iom lernis, kaj poste ni estis konfirmitaj. Estis konfirmitaj è successivo rispetto a iradis e lernis.
A volte invece di usare esti+participio, si rende direttamente verbale il participio, così come spesso si rende verbo un altro participio: estas leganta → legantas, estis legonta → legontis, estus leginta → legintus, estas legata → legatas, estos legita → legitos e simili.
Tali forme sono del tutto logiche e regolari, ma purtroppo in pratica sono molto difficili da capire. Una parola come legintos sembra contenere troppe informazioni in una forma troppo compatta. Le normali forme composte con esti sono piu adatte in quei rari casi in cui non si possono usare le ordinarie forme verbali semplici (legis, legos ecc.).
Ma alcune di tali forme abbreviate sono effettivamente un po' entrate nell'uso. Specialmente le forme in INTUS sono popolari. Una semplice forma in US è del tutto senza tempo, ma molti sentono i verbi in US come riferiti al presente, e usano sempre INTUS quando si tratta di passato: Se mi sciintus tion, mi agintus alie. = Se mi estus sciinta tion, mi estus aginta alie. Si può dire più semplicemente: Se mi (tiam antaŭe) scius tion, mi (tiam) agus alie.
Anche le forme in ATAS sono abbastanza comuni: Bezonatas novaj fortoj en nia organizo. = Estas bezonataj... Serĉatas nova redaktisto por la revuo. = Estas serĉata...
Passivo
Le frasi con verbo transitivo si possono trasformare da attive (frase normale) a passive. Il passivo è una specie di maniera inversa di presentare una azione. Quando si rende passiva una frase, avvengono tre cambiamenti:
- :'oggetto diventa soggetto (e perde la finale N ).
- Il predicato diventa un verbo composto:esti + participio passivo.
- Il soggetto attivo sparisce o diviene un complemento in de.
La knabino vidas la domon. - La ragazza vede la casa.
- la domon → la domo
- vidas → estas vidata
- la knabino → de la knabino
→ La domo estas vidata de la knabino. - La casa è vista dalla ragazza.
Li batis sian hundon per bastono. - Egli picchiò il suo cane con un bastone.
- sian hundon → lia hundo
- batis → estis batata
- li può sparire
→ Lia hundo estis batata per bastono. - Il cane è picchiato con un bastone.
Si usa il passivo per distogliere la attenzione dal soggetto attivo per quella azione. Anche il precedente oggetto (il nuovo soggetto) riceve più attenzzione. Si usa spesso il passivo quando si parla di una cosa molto generale, quando il soggetto attivo quasi non esiste.
Se si vuole conservare in una frase pasiva il soggetto originale dell'attivo, si deve usare la preposizionede: Ĝi estis trovita de mia frato. = Mia frato trovis ĝin. La piano estas ludata de vera majstro. = Vera majstro ludas la pianon. La preposizione de ha molti significati, ma con un participio passivo de normalmente indica sempre chi agisce. Se però c'è il rischio di malinteso si può usare fare de: Ĝi estis forprenita fare de mi. = Mi forprenis ĝin.
Se il soggetto di una frase passiva è una frase subordinata, un infinito o un avverbio di quantità (o una particella avverbiale di quantità) il participio passivo deve avere la finale E: Oni interkonsentis, ke mi faru tion (Ci si accordò che io facessi questo). → Estis interkonsentite, ke mi faru tion. ((Si convenne che io facessi questo)) Oni ordonis al mi fari tion (Mi si ordinò di fare questo)). → Al mi estis ordonite fari tion.(Mi fu ordinato di fare questo) Oni atribuis multe (= multon) al tiu rakonto. → Multe estis atribuite al tiu rakonto. A volte un verbo transitivo appare in una frase senza oggetto. Se si rende passiva tale frase il risultato è una frase passiva senza soggetto.Anche in tal caso il participio avrà finale E: Oni parolis pri tio. → Pri tio estis parolate.
Passivo — scelta del participio
La scelta di un participio al passivo dipende da ciò che si vuole esprimere. Si sceglie un participio AT se ci si interessa alla durata un po'per volta della azione, o della ripetizione della azione. Si sceglie un participio in IT se è più importante il compimento o il risultato. Si sceglie un participio in OT se si tratta di uno stato precedente la azione.
- AT
- durata o ripetizione
- IT
- completamento o risultato
- OT
- stato prima dell'azione
Quando si esita fra AT e IT si possono usare espressioni di ccontrollo per trovare quale sfumatura è più adatta:
Se si può aggiungere iom post iom,plu kaj plu o ree kaj ree senza cambiare del tutto il senso , allora va bene AT, perchè iom post iom e plu kaj plu enfatizzano la durata, e ree kaj ree enfatizza la ripetizione.
Se si può aggiungere definitive senza cambiare del tutto il senso, allora va bene IT, perchè definitive accentua il compimento o il raggiungimento del risultato.
- Ŝi amis kaj estis [plu kaj plu] amata. - Ella amava ed era [sempre più] amata.
- Dum la teatraĵo estis [iom post iom] montrata, okazis strangaj aferoj en la salono. - Mentre lo spettacolo teatrale era un po' alla volta presentato, strane cose avvenivano nel salone.
- Tiu ĉi komercaĵo estas ĉiam volonte [ree kaj ree] aĉetata de mi. - Questo articolo (in vendita) è sempre e volentieri [sempre di nuovo] comprato da me.
- Mi sciigas, ke de nun la ŝuldoj de mia filo ne estos [ree kaj ree] pagataj de mi. - Io comunico che i debiti di mio figlio non saranno più [sempre di nuovo] pagati da me.
- Estu trankvila, mia tuta ŝuldo estos [definitive] pagita al vi baldaŭ. - Stai tranquillo, tutto il mio debito ti sarà [definitivamente] pagato presto.
- Georgo Vaŝington estis [definitive] naskita la dudek duan de Februaro de la jaro mil sepcent tridek dua. - Giorgio Washington fu [definitivamente] partorito il ventidue febbraio dell'anno millesettecentotrentadue.
Alcuni verbi hanno due significati diversi, e la scelta del participio da quello dei due significati che si vuole ottenere. Un classico esempio è il verbo okupi, che può significare "prendere in occupazione" o "tenere occupato". Il prendere è di solito una azione momentanea, e perciò interessa principalmente il suo compimento. Il tenere invece è una cosa più lunga, perciò normalmente è più interessante la durata. Dopo il prendere però segue il tenere, e prima del tenere di solito è avvenuto il prendere. Perciò con okupi spesso si può usare la forma AT o la IT a piacimento, senza una differenza in pratica: Mi estas tre okupata de mia laboro. (Sono molto occupato dal mio lavoro) = Il mio lavoro ora mi "tiene" (in continuazione), perchè prima "mi ha preso". Mi estas tre okupita de mia laboro. = Il mio lavoro mi ha (definitivamente) "preso", e perciò ora "mi tiene". Altro esempio è il verbo "kovri": Li kovris la plankon per tapiŝo. (Egli copri il pavimento con un tappeto) → La planko estis kovrita (de li) per tapiŝo. (Il pavimento fu coperto (da lui) con un tappeto) Qui si tratta del risultato definitivo della azione "mettere sul pavimento". Tapiŝo kovris la plankon. (Un tappeto coprì il pavimento) → La planko estis kovrata de tapiŝo. (Il pavimento fu ricoperto da un tappeto) Qui si tratta della durata, un po' alla volta, della azione "kuŝi sur planko". (essere steso sul pavimento) Più spesso si usa la forma IT con verbi come okupi e kovri, ma c'è libera scelta secondo l'idea che si vuole esprimere.
A volte si preferisce un participio in AT quando la azione è solo una possibilità teorica, che non si realizzerà con certezza, o quando la azione viene negata, o quando il contesto in qualche modo esclude la idea del compimento: Ŝi estis nun en tia aĝo, ke ŝi devis esti konfirmata. (Ella si trovava ora in un'età in cui doveva essere confermata) Si tratta solo del dovere di confermare. Se la conferma ci fu veramente, ancora non si sa. Ili volas, ke tia aŭ alia ŝanĝo estu farata jam nun. * (Essi vogliono che quel cambiamento, o altro, sia fatto già ora) Se i cambiamenti furono compiuti non si sa. La unità dell'esperanto non sarà mai rompata. La rottura non si compirà mai. Eĉ vulpo plej ruza fine estas kaptata (Anche la volpe più furba alla fine viene catturata). Si tratta di un principio sempre valido. La idea di durata diviene quindipiù importante della idea di compimento. Ma si può anche usare una forma IT in tali frasi. La scelta è libera secondo la sfumatura che si vuole esprimere.
Per azioni ripetute normalmente si usa AT, perchè si è interessati alla ripetizione, ma talvolta ci si può interessare del compimento di ogni singola ripetizione, e usare IT. Se si indica il numero preciso di ripetizioni, l'idea del compimento diventa più importante, e allora di solito si usa la forma IT: Dum la milito tiu vilaĝo estis ofte prirabata kaj bruligata. Dum la milito tiu vilaĝo estis kvarfoje prirabita kaj bruligita.
Nota: alcuni esperantisti non accettano i principi già esposti riguardo alla scelta di AT e IT. Secondo costoro AT significa invece "proprio allora", e IT significa solo "prima di allora". Essi usano frasi come: Mi estis naskata en Januaro. (Io fui partorito in gennaio) La ŝlosilo estis perdata hieraŭ. (La chiave fu persa ieri) Subite li estis trafata de kuglo. (D'improvviso egli fu colpito da una pallottola.) Questo tipo di linguaggio si chiama comunemente "atismo" (o anche "tempismo"). In esperanto normalmente si usa IT in tali frasi, e perciò spesso si usa la espressione "itismo" (o anche "aspektismo"). Alla domanda su itismo e atismo rispondono definitivamente tre frasi modello nel Fundamento: Georgo Vaŝington estis naskita la dudek duan de Februaro de la jaro mil sepcent tridek dua. Li sentis sin tiel malfeliĉa, ke li malbenis la tagon, en kiu li estis naskita. Mia onklo ne mortis per natura morto, sed li tamen ne mortigis sin mem kaj ankaŭ estis mortigita de neniu; unu tagon, promenante apud la reloj de fervojo, li falis sub la radojn de veturanta vagonaro kaj mortiĝis.