Vai all’indice

Numerali

I numerali sono particelle che esprimono un numero. In esperanto esistono tredici numerali:

nul
0
unu
1
du
2
tri
3
kvar
4
kvin
5
ses
6
sep
7
ok
8
naŭ
9
dek
10
cent
100
mil
1000

Altri numeri si esprimono con la combinazione dei numerali. Si dice prima quante migliaia, poi quante centinaia, quante decine e infine quante unità.

11
dek unu
12
dek du
13
dek tri
14
dek kvar
15
dek kvin
16
dek ses
17
dek sep
18
dek ok
19
dek naŭ
20
dudek
21
dudek unu
22
dudek du
23
dudek tri
30
tridek
40
kvardek
50
kvindek
60
sesdek
70
sepdek
80
okdek
90
naŭdek
100
cent
101
cent unu
110
cent dek
111
cent dek unu
200
ducent
232
ducent tridek du
300
tricent
400
kvarcent
500
kvincent
600
sescent
700
sepcent
800
okcent
900
naŭcent
1000
mil
1001
mil unu
1011
mil dek unu
1111
mil cent dek unu
1234
mil ducent tridek kvar
2000
du mil
2678
du mil sescent sepdek ok
3000
tri mil
4000
kvar mil
5000
kvin mil
6000
ses mil
7000
sep mil
8000
ok mil
9000
naŭ mil
10000
dek mil
11000
dek unu mil
12000
dek du mil
20000
dudek mil
30000
tridek mil
42000
kvardek du mil
999000
naŭcent naŭdek naŭ mil
999999
naŭcent naŭdek naŭ mil naŭcent naŭdek naŭ

Decine e centinaia sono scritte insieme come fossero una sola parola: dudek, tridek, ducent, tricent ecc. Ogni altro numero è scritto come parola a parte, anche le migliaia.

Decine e centinaia ricevono come le altre parole l'accento sulla penultima vocale:: dUdek, trIdek, dUcent, trIcent. Tutto il resto è pronunciato come parole a sé: dEk dU, dEk trI, cEnt dU, cEnt trI, cEnt dEk dU, dU mIl, trI mIl, dU mIl dEk dU.

Se da queste espressioni numeriche base si creano parole composte, ad es. parole numeriche sostantive o parole numeriche aggettive, esse però si possono o devono scrivere attaccate, eventualmente con trattini.

Nul in origine è un sostantivo: nulo (nome della cifra 0). Ma da molto tempo lo siusa anche come numerale senza finale, ad es.: 0,5 = nul komo kvin (aŭ nulo komo kvin).

A volte si può usare la forma abbreviata un' invece di unu.

Uso dei numerali

I numerali il più delle volte appaiono come epiteti di sostantivi. Allora i numerali non prendono le finali N e J:

  • Mi havas nur unu buŝon, sed mi havas du orelojn. - Ho soltanto una bocca ma ho due orecchie.
  • Li faris ĉion per la dek fingroj de siaj manoj. - Fece tutto con le dieci dita delle sue mani.
  • Li havas dek unu infanojn. - Egli ha undici bambini.
  • Sesdek minutoj faras unu horon, kaj unu minuto konsistas el sesdek sekundoj. - Sessanta minuti fanno un'ora, e un minuto consiste di sessanta secondi.

A volte il sostantivo è tralasciato (sottinteso):

  • Nu, se vi ne havas mil [rublojn], mi petas cent rublojn. - Beh, se non hai mille rubli, ti chiedo cento rubli.
  • Kiun el la tri [aferoj/personoj] vi elektas? - Quale delle tre [cose/persone] scegli?

Nul appare come epiteto numerico di solito solo davanti a unità di misura:

  • La frostpunkto de akvo estas nul gradoj ĉe norma atmosfera premo. - Il punto di congelamento dell'acqua è a zero gradi a pressione atmosferica normale.

    Normalmente si scrive 0 gradoj, ma si pronuncia nul gradoj.

  • Ilia fina rezulto estis nul poentoj. - Il loro risultato finale è zero punti.

In altri casi normalmente si usa neniu: Mi havas neniun malamikon.

I numerali possono anche apparire da soli in diversi ruoli nella frase. Spesso essi hanno comportamento di sostantivi. Con essi non si usano mai le finali N o J:

  • Kvin kaj sep faras dek du. - Cinque e sette fa dodici.
  • Tridek kaj kvardek kvin faras sepdek kvin. - Trenta e quarantacinque fanno settantacinque.
  • Ilia nombro estas kvardek tri mil sepcent tridek. - Il loro numero è quarantatremila settecentotrenta.
  • Divido per nul ne estas permesita. - Dividere per zero non è permesso.
  • Tri estas duono de ses. - Tre è metà di sei.
  • Sep estas sankta nombro. - Sette è un numero sacro.
  • Mi legis numeron 2 de la jaro 1990. - Ho letto il numero 2 dell'anno 1990.

    È un numero di giornale.

  • Ni loĝas en ĉambro tricent tridek tri en tiu hotelo. - Alloggiamo nella camera trecentotrentatré di quell'albergo.

Quando si tratta di un numero (come simbolo) si può anche usare un numerale ordinale: la dua numero, la jaro 1990-a, la tricent-tridek-tria ĉambro. ma ci può essere differenza fra simbolo e ordine in una lista. Per es. kvara significa che ce n'erano altri tre prima nella lista, mentre numero kvar significa che la cosa ha la cifra 4 come una specie di "nome". Ad es. negli alberghi spesso alcuni numeri mancano, e perciò per es. la camera cento non è affatto la centesima camera. E se si sta alla fine di una strada si può dire che la casa numero uno non è la prima casa, ma l'ultima.

Usi speciali di unu

Il significato base di unu è numerico. Questo uso è stato chiarito prima insieme agli altri numerali. Ma unu ha anche alcuni significati speciali. Unu può esprimere fra l'altro uguaglianza, unicità, individualità kaj identità:

  • La loĝantoj de unu regno estas samregnanoj, la loĝantoj de unu urbo estas samurbanoj, la konfesantoj de unu religio estas samreligianoj. = La loĝantoj de unu sama regno... - Gli abitanti di un regno sono compatrioti, gli abitanti di una città sono concittadini, i confessanti una stessa religione sono correligionari. = Gli abitanti di uno stesso regno ...
  • Ŝin trafis unu malfeliĉo post la alia. - La colpirono una sciagura dopo l'altra.

    Qui unu accentua l'individualità di ciascuna sfortuna. in questo senso unu è di solito associato con alia.

  • En unu tago, kiam ŝi estis apud tiu fonto, venis al ŝi malriĉa virino. - Un giorno, quando ella era presso quella fonte, venne a lei una donna povera.

    Si tratta di un giorno noto a chi parla, ma non a chi ascolta. In tale uso unu è un articolo semideterminato.

Unu è usata anche individualmente senza un sostantivo che segue. Spesso si può dire che un sostantivo è sottinteso, ma a volte l'aggiunta di un sostantivo darebbe fastidio. Allora unu è usato come pronome:

  • Ŝi estis unu el la plej belaj knabinoj, kiujn oni povis trovi. - Ella era una delle più belle ragazze che si potessero trovare.
  • Unu babilis, alia kantis. - Uno chiacchierava, l'altro cantava.

Quando la unu individuale o pronome (e a volte di unicità) è usata per più individui, essa prende la finale J:

  • El ŝiaj multaj infanoj unuj estas bonaj kaj aliaj estas malbonaj. - Dei suoi molti figli alcuni erano buoni, altri cattivi.
  • Dum unuj artikoloj alportas al nia afero rondon da novaj amikoj, multaj aliaj, skribitaj nelerte, tute perdiĝas sen rezultato. - Mentre certi articoli attirano alla nostra causa una cerchia di nuovi amici, molti altri, scritti in modo inesperto, si perdono del tutto senza risultato.
  • Unuj [studentoj] kun gaja rideto sur la buŝo, aliaj meditante, aliaj en vigla interparolado, unuope aŭ duope forlasas la universitatan korton. - Alcuni [studenti] con un gaio sorriso sulla bocca, altri meditabondi, altri in vivace discussione, da soli o in due escono dal cortile dell'università.

La parola unu non può prendere la finale N. Questa è una regola base che vale sempre, sia che unu indichi un numero, sia che indichi individualità o unicità: Unu mi renkontis en Londono, alian en Parizo. Non usare mai la forma unun. Ma la forma unuj invece può prendere la finale N, perchè unuj non può mai essere un puro numerale. Essa indica sempre individualità o unicità. Comunque la forma unujn è necessaria solo molto raramente: Unujn mi renkontis en Londono, aliajn en Parizo.

La regola che vieta unun, ma permette unujn, è strana dal punto di vista logico. Ma è molto buona dal punto di vista pratico. Nella pratica gli usi numerale, di individualità e di unicità di unu non sono rigorosamente distinguibili. Ci sono molti casi limite, e perciò la semplice regola che vuole che unu non prenda mai la finale N è molto pratica. Non occorre ogni volta domandarsi se unu indica numerale, individualità o unicità. Invece unuj indica sempre individualità o unicità e perciò non è un problema usare la finale N se la frase lo richiede.

Non confondere unu di individualità con il correlativo iu. Unu di individualità indica che il parlante sa bene di quale individuo parla (mentre l'ascoltatore presumibilmente non lo sa). Iu indica che la identità dell'individuo di cui si parla è non nota o non chiara, o che la identità non importa:

  • Loĝas ĉi tie unu el viaj amikoj. - Abita qui uno dei tuoi amici.

    Chi parla sa quale degli amici abita qui.

  • Loĝas ĉi tie iu el viaj amikoj. - Qui vive uno dei tuoi amici.

    Chi parla (apparentemente) non sa quale degli amici abita qui.

Spesso si può usare iu invece di unu, quando non è importante indicare se l'individuo è conosciuto dal parlante. Ma unu è più preciso. Esso indica che il parlante conosce già la identità.

L' aggettivo certa ha talvolta significato simile all'individuale unu, ma certa è più forte. Esso indica con enfasi che qualcosa è certamente conosciuto dal parlante (ma presumibilmente non dall'ascoltatore): certaj okazoj multe da saĝo estas pli malbona, ol se oni ĝin tute ne havus. Hieraŭ vizitis min certa sinjorino Schmidt.

L'uso di unu in molti modi pare strano ad alcuni, anche perchè le grammatiche raramente lo spiegano. Perciò molti preferiscono usare unu solo con ruolo puramente numerico, e preferiscono per gli altri significati le parole iu(j), kelka(j) e certa(j). Ma questo è un impoverimento della lingua, perchè tutte queste parolw esprimono diverse sfumature, e tutte quelle sfumature sono necessarie.

Unu... la alia

L' unu pronominale è parte della espressione unu... (la) alia, con la quale si indica reciprocità. Unu... (la) alia è tutta una frase abbreviata. Normalmente unu è soggetto della frase completa, e (la) alia è oggetto o ha altro ruolo non di soggetto:

  • Tiuj gejunuloj amas unu la alian.Tiuj gejunuloj amas. Unu amas la alian. - Quei giovani si amano l'un l'altro. → Quei giovani amano . Ciascuno ama l'altro.

    Ciascuno di essi ama ognuno degli altri.

  • Ili donis florojn unu al alia.Ili donis florojn. Unu donis florojn al alia. - Essi si scambiarono dei fiori l'un l'altro. → Essi diedero dei fiori. Unu donis florojn al la alia.

    Ciascuno di essi diede dei fiori a ognuno degli altri.

  • Li kunigis kvin tapiŝojn unu kun la alia. - Essi unirono cinque tappeti uno con l'altro.

    Essi unirono un tappeto con l'altro.

Si può quasi sempre usare unu... (la) alia senza finali J. Secondo il bisogno però si può aggiungere una finale J ad alia e anche a La junaj knabinoj kaj junuloj ĉe la lageto babilas unuj kun la aliaj.unuLa registaroj ĵetas la homojn unujn kontraŭ la aliajn. = La registaroj ĵetas unujn homojn kontraŭ la aliajn homojn. secondo il senso desiderato: La junaj knabinoj kaj junuloj ĉe la lageto babilas unuj kun la aliaj. Unuj el ili babilas kun aliaj el ili. A volte si deve usare la forma La junaj knabinoj kaj junuloj ĉe la lageto babilas unuj kun la aliaj. Unuj el ili babilas kun aliaj el ili. A volte si deve usare la forma unujn: La registaroj ĵetas la homojn unujn kontraŭ la aliajn. = La registaroj ĵetas unujn homojn kontraŭ la aliajn homojn. unujn: La registaroj ĵetas la homojn unujn kontraŭ la aliajn. = La registaroj ĵetas unujn homojn kontraŭ la aliajn homojn.

Invece dii unu... la alia si può a volte usarela parola reciproke insieme a si o altro pronome: La knabino kaj la knabo kisis sin reciproke. = La knabino kaj la knabo kisis unu la alian. Si può anche usare reciproke insieme a unu... la alia per enfatizzare la reciprocità: Vi ne estas reciproke egalaj unu al la alia en la regiono de la spirito. Si può anche usare inter come prefisso con un verbo specie insieme a si o altro pronome, o la espressione inter si (inter ni, inter vi), che significa sempre unu kun la alia o simili: Ili sin interakuzas. = Ili akuzas unu la alian. Ili interparolas. = Ili parolas unu kun la alia. Ili estis tre amikaj inter si. Non usare mai il pronome si con unu... la alia. Non dire: Ili amas sin unu la alian. Dire semplicemente: Ili amas unu la alian.

Parole numeriche sostantive

Le parole numeriche con il suffisso ON indicano numeri di suddivisione:

  • duono = 1/2
  • triono = 1/3
  • dekono = 1/10
  • dekduono = 1/12
  • centono = 1/100
  • milono = 1/1000

Numeri più alti di 999999 sono espressi con parole numeriche al sostantivo:

miliono
1.000.000 (= sei zeri)
miliardo
1.000.000.000 (= nove zeri)
biliono
1.000.000.000.000 (= dodici zeri)
triliono
1.000.000.000.000.000.000 (= diciotto zeri)

Alcune lingue, fra cui l'inglese e il russo, danno un valore del tutto diverso a parole numeriche di forma simile come biliono e triliono. Ma le parole in esperanto hanno solo i significati spiegati qui sopra, e nessun altro. Esistono anche parole di questo tipo di valori più alti, ma sono usate molto raramente.

I numerali sostantivi prendono le finali J e N con le stesse regole degli altri sostantivi:

  • Kiam vi havos rikolton, vi donos kvinonon al Faraono. - Quando otterrai un raccolto, ne darai un quinto al Faraone.
  • Mi ricevis dudek kvin centonojn. - Ricevetti venticinque centesimi.
  • Ŝi havas pli ol dek milionojn. - Ella ha più di dieci milioni.
  • La malprofito atingis sumon de kvardek sep miliardoj. - La perdita raggiunse la somma di quarantasette miliardi.

I numerali sostantivi non possono direttamente descrivere un sostantivo, ma sono usati insieme alla preposizione da:

  • Li havas du miliardojn da dolaroj. - Egli ha due miliardi di dollari.
  • Ŝi vidis pli ol dek milionojn da homoj. - Ella vide più di dieci milioni di persone.

Anche una parola in ON con finale O richiede una preposizione ausiliaria: Unu tago estas tricent-sesdek-kvinonotricent-sesdek-sesono de jaro.

Anche i numerali possono divenire sostantivi con l'aggiunta della finale O. Allora essi indicano una qualche cosa che ha rapporto con un numero, o un gruppo con quel numero di cose. Prima della finale O si scrivono sempre per esteso i numerali. Per chiarezza si possono usare trattini divisori, dove in origine erano spazi divisori:

  • unuunuo = la cifra 1, elemento base del calcolo, quantità elementare (es. unmetro un chilo, un ampere ecc.)
  • duduo = la cifra 2, paio, coppia
  • dek dudek-duodekduo = il numero 12, gruppo di 12 cose
  • du mil kvincentdu-mil-kvincento (meglio non dumilkvincento)
  • Mi aĉetis dekon da ovoj kaj dek-duon da pomoj. - Acquistai una decina di uova e una dozzina di mele.

Numeri misti

Quando si mescolano numerali e parole numerali sostantive in un numero, le loro diverse regole entrano in conflitto. I numerali dovrebbero essere epiteti di una parola principale, mentre i sostantivi numerali sono essi stessi parole principali seguiti dalla espressione da. In generale la soluzione giusta è usare da in tali casi, perchè da insieme a dei numerali è insolito, ma per niente errato:

  • Tie loĝas 1.500.000 homoj. = Tie loĝas unu miliono (kaj) kvincent mil da homoj. - Tie loĝas 1.500.000 homoj. = Tie loĝas unu miliono (kaj) kvincent mil da homoj. (Là abitano un milione cinquecentomila persone.)

    Si può anche dire: ...unu kaj duona milionoj da homoj. Oppure: ...unu komo kvin milionoj da homoj.

  • Mi havas unu milionon da eŭroj. Se mi ricevos ankoraŭ unu eŭron, mi havos unu milionon unu da eŭroj. - Ho un milione di euro. Se riceverò un altro euro, avrò un milione e un euro.
  • Li havas 10.300.978 $. = Li havas dek milionojn tricent mil naŭcent sepdek ok da dolaroj. - Lu ha 10.300.978 $. = Ha dieci milionitrecentomilanovecentosettantotto dollari.
  • Ili kostas kvar kaj duonon da dolaroj. - Essi costano quattro dollari e mezzo.

    Altra buona e frequente soluzione è: Essi costano quattro dollari e mezzo..

Aggettivi numerali

Se si aggiunge la terminazione A a un numerale, si crea un aggettivo che indica una posizione in un elenco, un ordinale:

  • unua = in posizione numero uno in un elenco (non ha nessuno davanti a se)
  • dua = in posizione numero due in un elenco (ha uno davanti a se)
  • tria = in posizione numero tre in un elenco (ha due davanti a se)
  • kvara = in posizione numero quattro in un elenco (ha tre davanti a se)
  • deka = in posizione numero dieci in un elenco (ha nove davanti a se)

Gli ordinali ricevono le terminazioni J e N come qualunque altro aggettivo:

  • La sepan tagon de la semajno Dio elektis, ke ĝi estu pli sankta, ol la ses unuaj tagoj. - Dio scelse il settimo giorno della settimana quale giorno più santo rispetto ai primi sei giorni.

Se si aggiunge la terminazione A a un numerale composto da più parole, si può combinare il tutto in una sola parola o anche si può anche scrivere le singole parole. In ogni caso si mette la terminazione A solo alla fine. Quando si combina un numerale si può mettere dei trattini d'unione per chiarezza. In questo caso, si mettono i trattini d'unione al posto degli spazi tra le parole che componevano il numerale originario.

  • Hodiaŭ estas la dudek sepa (tago) de Marto. = ...dudek-sepa... - Oggi è il ventisette marzo. = ..."venti-settesimo" (giorno) di Marzo...

    (o ...dudeksepa...)

  • Georgo Vaŝington estis naskita la dudek duan de Februaro de la jaro mil sepcent tridek dua. = ...dudek-duan... mil-sepcent-tridek-dua. - George Washington nacque il ventidue febbraio dell'anno millesettecentotrentadue. = ..."venti-duesimo"... "mille-settecento-trenta-duesimo".

    Invece di dudek-duan si può anche scrivere dudekduan, ma è meglio evitare di rimpiazzare mil-sepcent-tridek-dua con milsepcenttridekdua, perché troppo difficile da leggere.

  • Tio okazis en la okdekaj jaroj. = ...iam en la jaroj de 1980 ĝis 1989 inkluzive. - Ciò avvenne negli anni ottanta. = ...in un tempo compreso tra gli anni 1980 e 1989 compresi.
  • Ŝi estas la dua plej bona en nia klaso, kaj mi estas la tria. - Lei è la seconda migliore della mia classe, e io sono il terzo.

    Solo uno è migliore di noi.

Quando si usa una espressione ordinale a fianco di un numero ordinario, è bene per chiarezza mettere per prima la espressione ordinale.

  • Tio okazis iam en la unuaj dek tagoj. - Ciò successe in qualche momento durante i primi dieci giorni.

    Se si dicesse la dek unuaj tagoj (i primi dieci giorni) ci sarebbe il rischio che si intenda dek come parte della espressione che esprime l'ordine nel tempo, e quindi come la dek-unuaj tagoj (gli undicesimi giorni).

Altri numeri con finale A

Le parole in ON con finale A sono ordinari aggettivi.

  • duona = avente solo la metà della sua intera grandezza
  • triona = avente solo un terzo della sua intera grandezza
  • centona = avente solo un centesimo della sua piena grandezza.
  • Ĝi estas longa je duona metro. - È lungo mezzo metro.

    La sua lunghezza è di 50 centimetri.

  • Kvaronan horon li restis. - Egli rimase per un quarto d'ora.

    Egli restò quindici minuti.

Miliona, miliarda ecc. sono ordinari aggettivi che in teoria possono avere diversi significati nel contesto. Ma in pratica si incontra solo il significato ordinale: Nia miliona kliento ricevos specialan donacon.

Anche nula è un normale aggettivo, che in teoria si può usare con diversi significati secondo il contesto, per es. con significato di ordine in una lista: je la nula horo kaj tridek minutoj. In pratica esso è usato quasi solo con il significato "inesistente, senza valore, non valido": Bruo potenca, nula esenco.

Aggettivi ordinali fatti da numeri mescolati sono in teoria possibili, ma poco raccomandabili: nia du-milion-unua kliento. È preferibile usare espressioni con numero: nia kliento numero du milionoj unu.

Numerali avverbiali

Parole numerali con finale E hanno gli stessi significati delle corrispondenti forme aggettivali:

  • unue = nella prima posizione
  • due = in seconda posizione
  • dek-due, dek due = in dodicesima posizione
  • Unue mi redonas al vi la monon, kiun vi pruntis al mi; due mi dankas vin por la prunto; trie mi petas vin ankaŭ poste prunti al mi, kiam mi bezonos monon. - Per prima cosa ti restituisco i soldi che mi hai prestato; secondo, ti ringrazio per il prestito; terzo, ti chiedo di prestarmi anche in seguito, quando avrò bisogno di denaro.
  • Ĝi estas trione el plasto, trione el ligno kaj trione el metalo. - È per un terzo di plastica, per un terzo di legno e per un terzo di metallo.
  • Tiu monto estas eĉ ne centone tiel alta kiel Ĉomolungmo. = La alteco de tiu monto estas eĉ ne unu centono de la alteco de Ĉomolungmo (= Everesto). - Quel monte non è alto nemmeno la centesima parte del monte Everest. = L'altezza di quel monte non è nemmeno un centesimo dell'altezza dell'Everest.

Aggiungere sfumature alle parole numerali

Le preposizioni ĝis, inter e po si possono usare con parole numerali per dare ad esse sfumature di vario tipo:

  • Restas ĉirkaŭ dek personoj. = Restas proksimume dek personoj. - Restano circa dieci persone. = Restano (più o meno) una decina di persone.
  • Ĝis ducent homoj povas eniri. = Maksimume ducent homoj povas eniri. - Fino a duecento persone possono entrare. = Al massimo duecento persone possono entrare.
  • Ili kostas de kvin ĝis dek eŭrojn. = Ili kostas minimume kvin kaj maksimume dek eŭrojn. - Costano dai cinque ai dieci euro. = Costano da un minimo di cinque a un massimo di dieci euro.
  • Mi vidis inter cent kaj ducent homojn. = Mi vidis minimume cent kaj maksimume ducent homojn. - Vidi fra cento e duecento persone = Vidi minimo cento e massimo duecento persone.
  • Aranĝu ilin en du vicoj, po ses en vico. = Aranĝu ilin en du vicoj, ses en ĉiu vico. - Mettili su due file per sei = Mettili su due file, sei per ciascuna fila.

In frasi di questo tipo le preposizioni nonriuardano in nessun modo il sostantivo che segue, ma ha senso solo per il numero. Se si toglie la parola numerica, anche la parola che dà la sfumatura deve sparire, perchè non ha più senso:

  • Restas ĉirkaŭ dek personoj.Restas personoj. - Restano circa dieci persone. → Restano delle persone.

    (Restas ĉirkaŭ personoj non ha senso.)

  • Mi vidis inter cent kaj ducent homojn.Mi vidis homojn. - Ho visto fra cento e duecento uomini. → Ho visto degli uomini.

    (Mi vidis inter homojn non ha senso.)

Tali preposizioni dunque non indicano un ruolo nella frase, quando danno sfumature ai numeri. Esse non sono indicatori di ruolo, ma hanno un qualche ruolo avverbiale: ĉirkaŭ = proksimume; de = minimume; ĝis = maksimume.

Indicatori numerici di sfumature possono apparire insieme a veri indicatori di ruolo, che indicano il ruolo della intera espressione:

  • Ĝi estis virino, kiu povis havi la aĝon de ĉirkaŭ sesdek jaroj. - Era una donna che poteva avere (l'età di) circa sessant'anni.

    Ĉirkaŭ riguarda solo il numero sesdek. De indica il ruolo nella frase di tutta l'espressione ĉirkaŭ sesdek jaroj.

  • Nenie en la ĉirkaŭ cent jaroj la loko estis pli ŝanĝita, ol en unu malgranda frukta ĝardeno. - In nessun posto nei circa cent'anni il luogo fu più cambiato, che in un piccolo frutteto.

    Il complemento di tempo ha la preposizione en. Ĉirkaŭ è solo una sfumatura del numero cent.

  • Ili loĝos tie de ok ĝis naŭ jarojn. - Essi abiteranno là da otto fino a nove anni.

    La parte di frase de ok ĝis naŭ jarojn è un complemento di durata nel tempo, che deve avere un indicatore di ruolo. Qui ha la finale N. De e ĝis aggiungono una sfumatura ai numeri.

  • Estis tiel malvarme, ke ili devis kuŝi sub po tri kovriloj. - Era così freddo che dovettero dormire sotto tre coperte per ciascuno.

    La parte della frase sub po tri kovriloj è un complemento di luogo con sub. Po è solo una sfumatura di tri.

  • Li havas ĉirkaŭ mil eŭrojn. - Lui ha circa 1000 euri.

    L'oggetto ĉirkaŭ mil eŭrojn richiede la finale N. Ĉirkaŭ è solo una sfumatura del numero mil.

In frasi di questo tipo si usano queste particelle solo per dare sfumature, e non come preposizioni — salvo per po. Riguardo a po l'uso varia. Alcuni usano sempre po come vera preposizione, il che significa che non usano mai una finale N con po anche se la parte di frase ha ruolo di oggetto nella frase, ad es. Mi donis al ili po dek eŭroj. Altri usano po sempre in modo avverbiale, e aggiungono una finale N quando il ruolo nella frase lo richiede, ad es. Mi donis al ili po dek eŭrojn. Entrambi gli usi sono buoni e appropriati.

Espressioni matematiche

Formula Dizione
2 + 2 = 4 Du kaj du faras kvar. / Du plus du estas kvar.
10 – 3 = 7 Dek minus tri faras sep.
22 × 6 = 132 Dudek du multiplikite per ses faras cent tridek du. / Dudekduoble ses estas cent tridek du. / Dudek du oble ses egalas al cent tridek du.
7:2 = 3,5 Sep dividite per du faras tri komo kvin.
46,987 kvardek ses komo naŭ ok sep (non ...komo naŭcent okdek sep)
10² = 100 La dua potenco de dek estas cent. / Dek kvadrate estas cent.
5³ = 125 La tria potenco de kvin estas cent dudek kvin. / Kvin kube estas cent dudek kvin.
  • Kvin kaj sep faras dek du. - Cinque e sette fa dodici.
  • Dek kaj dek faras dudek. - Dieci e dieci fa venti.
  • Kvar kaj dek ok faras dudek du. - Quattro e diciotto fa ventidue.
  • Tridek kaj kvardek kvin faras sepdek kvin. - Trenta e quarantacinque fa settantacinque.
  • Kvinoble sep estas tridek kvin. - Cinque volte sette fa trentacinque.

Il segno uguale (=) si può pronunciare come faras o estas o egalas (al), più o meno a piacere: du kaj du faras kvar, dek minus tri estas sep, du oble du egalas (al) kvar.

Non usare il punto invece della virgola nei decimali. Il punto è usato come segno dei decimali solo in alcuni paesi. L'esperanto, come la maggior parte dei paesi, usa la virgola decimale.

Formula Dizione
9403,5 km naŭ mil kvarcent tri komo kvin kilometroj / naŭ mil kvarcent tri kaj duona kilometroj
8,6 kg ok komo ses kilogramoj / ok kilogramoj (kaj) sescent gramoj
+37,7° (plus) tridek sep komo sep gradoj / tridek sep komo sep gradoj super nulo
49,75 USD kvardek naŭ komo sep kvin (Usonaj) dolaroj / kvardek naŭ (Usonaj) dolaroj (kaj) sepdek kvin cendoj

Le parole per sub-unità come gramoj e cendoj si possono \a volte sottintendere in espressioni di questo tipo: tri kilogramoj (kaj) sepcent, kvar dolaroj (kaj) sepdek kvin. Ma fare attenzione a che non sorgano dubbi su quale unità si intende.

Ore

Per indicare l'ora si segue uno dei seguenti modelli. Le parole horo e minutoj spesso si sottintendono:

In cifre Pronuncia
3:15 (aŭ 15:15) Estas la tria (horo) (kaj) dek kvin (minutoj). / Estas dek kvin (minutoj) post la tria (horo).
9:45 (aŭ 21:45) Estas la naŭa (horo) (kaj) kvardek kvin (minutoj). / Estas dek kvin (minutoj) antaŭ la deka (horo).

Per maggior chiarezza si possono aggiungere le espressioni en la antaŭtagmezo o antaŭtagmeze, e en la posttagmezo o posttagmeze. Ma si può anche usare il sistema a 24 ore:

  • Estas la dek-kvina (kaj) dek kvin. / Estas dek kvin post la dek-kvina. - Sono le quindici e quindici./ Sono quindici minuti dopo le quindici.
  • Estas la dudek-unua (kaj) kvardek kvin. / Estas dek kvin antaŭ la dudek-dua. - Sono le ventuno e quarantacinque. / Manca un quarto alle ventidue.

Invece di 15 minutoj si può usare kvarono, kvaronhoro o kvarona horo. Invece di 30 minutoj si usa spesso duono, duonhoro o duona horo.

Le ore si esprimono con numerali ordinali: tria, naŭa, dek-dua ecc. Per chiedere l'ora si usa la la domanda kiom + finale A → kioma.

  • kiom? - quanto?tri, naŭ, dek du, dudek unu...
  • kioma? - quanto?tria, naŭa, dek-dua, dudek-unua...

  • Kioma horo estas, gardisto? - Ch ora è, guardia?
  • Kioma horo estis, kiam vi alvenis? - Che ora era quando sei arrivato?

Per indicare quando qualcosa accade, si deve usare un indicatore di ruolo, normalmente je, antaŭ, post, ĝis o ĉirkaŭ:

  • Je (la) kioma horo okazis tio? - A che ora accadde ciò?
  • Tio okazis je la tria kaj kvardek. - Ciò accadde alle tre e quarantacinque.
  • Ni devas manĝi antaŭ la oka. - Noi dobbiamo mangiare prima delle otto.
  • Post la dek-unua horo ĉio devas esti preta. - Dopo le undici tutto deve essere pronto.

Quando si tratta di ore, non si usa l'indicatore di ruolo N, perchè si rischia di confondere l'ora con una data, che è anche indicata con numeri ordinali: je la tria = "je la tria horo", la trian = "en la tria tago de la monato".

Date

Per indicare la data si seguono i seguenti modelli. Le parole tago e en la jaro sono molto spesso sottintese:

  • Estis la tria (tago) de Decembro (en la jaro) mil naŭcent naŭdek unu. - Era il due dicembre (dell'anno) millenovecentonovantuno.
  • Hodiaŭ estas la dua (tago) de Majo (en la jaro) du mil kvin. - Oggi è il due maggio (dell'anno) duemilacinque.
  • Morgaŭ estos la dudek kvina (tago) de Julio (en la jaro) du mil dek. - Domani sarà il venticinque luglio (dell'anno) duemiladieci.

Per gli anni si può anche usare numerali ordinari, ma questo diviene sempre meno frequente: Estis la lasta de Januaro (en la jaro) mil-okcent-okdek-sepa.

Fra il giorno e il mese usare sempre de,perchè l'ordinale non si riferisce al mese, ma alla parola tago, che normalmente è sottintesa: la unua de Majo = la unua tago de Majo, la dek-tria de Decembro = la dek-tria tago de Decembro. Se si dice la unua Majo, si parla del primo di più mesi di maggio.

Per indicare la data in cui qualcosa è avvenuto, avviene o avverrà, si usa una datto indicatore di ruolo. Spesso si userà la finale N:

  • Ili venos la sepan (tagon) de Marto. = Ili venos en la sepa (tago) de Marto. - Verranno il sette marzo. = Verranno il settimo giorno di marzo.
  • La unuan de Majo ili komencis sian vojaĝon. = En la unua (tago) de Majo... - Il primo di maggio egli inixiò il suo viaggio. = Nel primo giorno di maggio ...
  • Mi laboris tie ĝis la unua de Aŭgusto mil naŭcent sesdek. - Ho lavorato la fino al primo di agosto del millenovecentosessanta.

  • Antaŭ la lasta tago de Junio vi devas trovi laboron. - Prima dell'ultimo giorno di giugno devi trovare un lavoro.
  • Post la dek kvina de Marto ŝi loĝos ĉe mi. - Dopo il quindici marzo lei abiterà da noi.
Torna all’inizio